Passaggio in Puglia per rafforzare la rete italiana del biologico e dell’economia solidale

Un eccellente parterre per celebrare una regione straordinaria, la Puglia: seconda regione biologica italiana, importantissima regione del vino biologico italiano, prima regione per superficie olivetata e prima regione per superficie coltivata a frumento. Un insieme di eccellenze, dunque, di grande interesse per un mondo che guarda con attenzione ai concetti di sostenibilità, qualità del cibo, biodiversità, costruzione di comunità.

Di tutto questo si è parlato a Copertino presso Masseria “La Tenente” lo scorso 8 febbraio durante il seminario “Da Bacco a Mercurio: dinamiche dei consumi e opportunità di mercato del vino biologico italiano” dove hanno ragionato insieme a ItaliaBio, il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), FederAgri, docenti delle Università di Bari e del Salento, sindaci, distretti e associazioni della Puglia. Dal dibattito sono emerse le grandi opportunità del “laboratorio Italia del bio” che con quasi 2,5 milioni di ettari e 5 miliardi di valore, rappresenta già il vero motore dell’economia pulita del paese e un’immensa riserva di cibo salutistico.

“Il seminario – ha detto Lillo Alaimo Di Loro, presidente di Italia Bio – è stata l’occasione per tirare fuori i numeri importanti di una sfida tutta da consumare che è quella di un laboratorio del Mediterraneo di biodiversità e di speranza per l’autonomia”.

Il seminario di Copertino, iniziativa rientra all’interno del progetto “Convitalia, Italia biologica e conviviale”, progetto finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, è stata una valida occasione per fare un’attenta analisi della situazione economica e della performance di mercato, ragionando anche sulle nuove tendenze dei vini biologici italiani nel contesto interno e nel contesto internazionale. 

Ma anche per presentare Biodivino 2025, la 19a edizione della rassegna dei vini biologici e biodinamici, che il 15 marzo verrà presentata anche a Broni (Pv) nell’Oltrepò Pavese.