L’agricoltura biologica sta emergendo come uno strumento cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra e al sequestro del carbonio nel suolo. Questo ruolo strategico è stato confermato da uno studio recente pubblicato dalla Commissione Europea, che analizza il potenziale dei piani strategici della Pac nel periodo 2023-2027.
L’impatto del settore agricolo sulle emissioni – Nel 2022, il settore agricolo della Ue ha contribuito per 366 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente (CO2e), rappresentando l’11% delle emissioni totali dell’Unione.
Tra le soluzioni proposte per mitigare tali emissioni, la rotazione delle colture, l’espansione delle colture di copertura e la conversione all’agricoltura biologica emergono come pratiche particolarmente efficaci, coprendo complessivamente il 78% del potenziale di riduzione.
Gli strumenti della Pac, in particolare gli eco-schemi e gli impegni ambientali e climatici nello sviluppo rurale, si rivelano fondamentali. Questi strumenti rappresentano rispettivamente il 38% e il 30% del potenziale di mitigazione stimato, sottolineando l’importanza di integrare incentivi economici per promuovere pratiche sostenibili.
Obiettivi climatici ed economici della Pac – La Pac assegna attualmente il 32% del suo bilancio totale ad azioni volontarie che mirano a migliorare gli obiettivi ambientali, climatici e il benessere animale. Tuttavia, ulteriori risorse, come i fondi europei Life e Horizon Europe (con il programma Mission Soil), sono disponibili per incentivare il sequestro del carbonio e promuovere l’adozione di pratiche sostenibili.
Il ruolo del biologico nella sostenibilità ambientale – L’agricoltura biologica non solo riduce l’uso di pesticidi sintetici, ma protegge anche la salute degli agricoltori, la biodiversità e le risorse idriche. Come sottolineato da Eric Gall, vicedirettore di Ifoam Organics Europe, sostenere la conversione e il mantenimento del biologico attraverso i fondi della Pac rappresenta un investimento strategico per il futuro dell’ambiente e delle economie agricole. Gall ha inoltre evidenziato come il biologico debba assumere un ruolo centrale nelle prossime revisioni della Pac.
Secondo l’analisi, il 54% del potenziale di protezione del carbonio si deve al sostegno per il mantenimento del biologico. Questo dato supera gli altri contributi significativi, come la gestione forestale (22%) e la protezione dei pascoli (18%).